Cardiologia
Prof. Gaetano De Ferrari
Direttore SC di Cardiologia - AOU Città della Salute e della Scienza, Presidio Molinette
President 33° Giornate Cardiologiche Torinesi
Nato a Milano il 14 settembre 1960. C.F. DFRGNM60P14F205F.
Professore Associato di Cardiologia – Dipartimento di Scienze Mediche – Università degli Studi di Torino Dirigente Medico Universitario a tempo indeterminato presso la S.C. Cardiologia U, Presidio Le Molinette, Torino
Dal 01/04/2019 Professore Associato di Cardiologia – Dipartimento di Scienze Mediche – Università degli Studi di Torino – Dirigente Medico Universitario a tempo indeterminato presso la S.C. Cardiologia U, Presidio Le Molinette, Torino.
Dal 1/07/2015 al 31/03/2019 presso l’Università degli Studi di Pavia in qualità di Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Cardiovascolari, Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Pavia. Professore a contratto di Cardiologia presso la Scuola di Specializzazione di Cardiologia dell'Università degli Studi di Pavia dal 1999, dal 16/04/2015 al 31/03/2019 Professore Associato di Cardiologia.
Dal 1 settembre 2016 al 31/03/2019 Direttore della S.C. Unità Coronarica-LSR Ricerca e Sperimentazione Cardiologica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
Dal 1 agosto 2014 Responsabile della Struttura Semplice “Cure Intensive Coronariche” afferente alla Struttura Complessa Unità Coronarica- LSR. Ricerca e Sperimentazione Cardiologica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Dal 2000 responsabile della Unità di Terapia Intensiva Cardiologica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo (Direttore Prof. Peter J. Schwartz, dal 2014 Direttore Prof. Stefano De Servi). Dal 1995 al 1999 Aiuto Cardiologo, Responsabile del reparto di Cardiologia degli Istituti Clinici di Perfezionamento (Primario Dr. R. Di Michele). Dal 1989 Assistente cardiologo presso il Policlinico di Milano (Primario Prof. A. Lotto).
I suoi interessi scientifici, nell'ambito della ricerca clinica, comprendono:
- Stratificazione del rischio dopo infarto miocardico, in particolare con l'uso di variabili autonomiche (ha svolto vari studi sul ruolo dell'analisi dei barocettori nella prognosi);
- Stratificazione del rischio aritmico in pazienti con scompenso cardiaco cronico (ha disegnato il protocollo ed è stato membro del Comitato Direttivo del più grande studio al mondo sul ruolo dell'alternanza dell'onda T nelle cardiomiopatie dilatative non ischemiche, studio ALPHA);
- Nuovi trattamenti per lo scompenso cardiaco avanzato (è stato corresponsabile del primo studio al mondo sulla stimolazione vagale in pazienti con scompenso cardiaco avanzato);
- Valutazione e studio di pazienti con diversi tipi di aritmie. In particolare ha studiato il ruolo della fibrillazione atriale nei pazienti con scompenso cardiaco e come causa di intervento medico acuto;
- Studio di pazienti con malattie aritmogene ereditarie: sindrome del QT lungo, sindrome di Brugada, tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT);
- Valutazione e controllo del rischio aterotrombotico per la prevenzione cardiovascolare secondaria'